Il tema proposto quest’anno si presta particolarmente al gioco, all’identificazione con personaggi fantasiosi, creativi, colorati, magici.
Uno in particolare si adatta a fare da guida per condurre i ragazzi nel delicato mondo della conoscenza di sé. Il clown
Al clown associamo il naso rosso e la voglia infantile di giocare e poiché in noi tutti sonnecchia un clown, grandi o piccoli che siamo, il naso rosso ci serve come interruttore tra i nostri due mondi: quello della quotidianità già determinata, il più delle volte dai limiti che abbiamo appreso ed accettato senza metterli in discussione, e quello delle nostre possibilità e potenzialità.
Scoprire le proprie radici, sentirsi legati ad esse e rimanervi collegati, per trovare la solidità e il nutrimento che ci permettono di godere della leggerezza, della libertà, del dinamismo della vita.
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Anche solo con il naso rosso siamo nel mondo del clown, quindi del gioco, della curiosità e del qui e ora. E’ la maschera più semplice che ci permette di esprimerci con più libertà. Solo attraverso la libertà è possibile imparare a conoscerci
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Laboratori esperienziali
Le attività proposte mirano a dare ai ragazzi degli strumenti per acquisire la consapevolezza dell’importanza della conoscenza di sé e della conseguente acquisizione dell’autostima, e tracciare un percorso per portare i ragazzi alla riflessione su quanto accade con se stessi, tra di loro, all’interno dell’esperienza di gruppo. Gruppo come struttura di comunicazione in cui il punto di forza è il riconoscimento della diversità, indispensabile in ogni contesto: famiglia, scuola, sport, momenti e luoghi di aggregazione.
Lo sviluppo di questa tematica in genere aiuta i ragazzi a valorizzare l’amicizia, la cooperazione e tutti quei valori positivi che spingono al riconoscimento della propria e dell’altri individualità.
I giochi e le attività non hanno scopo competitivo poiché il divertimento e la sfida dipenderanno dal processo del gioco stesso e non tanto dall’eventuale vittoria, fattore molto importante specie per i bambini più piccoli che sono soggetti a una bassa autostima e che incontrano notevoli difficoltà nell’affrontare giochi e/o attività in cui si vince o si perde.
Ciò che viene proposto ha quindi il compito di sviluppare innanzitutto un certo grado di flessibilità, competenza e autoefficacia emotiva, in un contesto ludico come quello offerto dal magico mondo del circo.
Iris Valorosi
Insegnante
Counsellor per una qualità delle relazioni