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barra palestra emozioni Conoscersi per amarsi
18 Marzo 2012 dalle 15.00 alle 19.00
Agriturismo I MURI - Monte Santa Maria Tiberina (PG)


Conoscersi… che parola strana da esternare!

Ognuno di noi sa o pensa di conoscersi?

Credo che riteniamo di conoscerci, ma in realtà non è così, perché la conoscenza è un processo in fieri, in continuo divenire, che terminerà con la nostra stessa esistenza.

Noi possiamo solo acquisire consapevolezza di alcune nostre dinamiche intrapersonali, che possiamo distinguere fra quelle che facciamo vedere a “pochi eletti” e altre che emergono nella molteplicità delle nostre relazioni, ma possediamo una molteplicità di potenzialità e talenti che, sovente, non lasciamo trasparire, perché sconosciuti a noi stessi.

Proviamo a riflettere sul titolo del famosissimo romanzo pirandelliano:"Uno, nessuno, centomila". Al suo interno Pirandello, che io definisco il più grande psicologo del ‘900 (ovviamente, non era questa la sua professione, come tutti sappiamo), per l’intuizione del concetto di “maschera” che, nel Voice Dialogue viene definito Sé, altro non è che un “vestito immaginario”, che ognuno di noi indossa, quando entra in relazione con l’altro, nei diversi contesti sociali e familiari.

Da ciò si evince chiaramente l’importanza delle nostre dinamiche intrapersonali, come opportunità di crescita/conoscenza di sé, anche se non potremo acquisirne la totale consapevolezza, in quanto processo in continua evoluzione, strettamente correlato con le nostre relazioni sociali.

Hal e Sidra Stone, per poter raggiungere questo obiettivo, hanno fatto diventare la loro esperienza di coppia un “palcoscenico della vita umana”, nel quale veder rappresentate tutte le possibili problematiche, implicazioni e soluzioni, indicandoci, attraverso il “Voice Dialogue” la strada da percorrere per la consapevolezza, perché “strumento per ascoltare, comprendere e conciliare le diversità e i conflitti che esistono dentro e fuori di noi; uno strumento utile sia sul piano educativo ed evolutivo, sia su quello della relazione di aiuto.

A questo punto si può dedurre che il Voice Dialogue può costituire un valido strumento per eliminare la frammentarietà della personalità, per emettere quello che Henrich Zimmer ha definito “il ruggito del risveglio”, per uscire dall’ “Inferno limbico” (imitazione degli altri, sottomissione al clan), per entrare nel “Paradiso corticale” (scoperta, accettazione e amore di sé) […] per imparare ad amare “la vita in tutti i suoi aspetti, comprese le proprie debolezze e quelle degli altri, compresa la sofferenza, compresa la morte”, perché l’accettazione di sé e degli altri è la condizione imprescindibile per stare bene con sé stessi e per intessere delle relazioni costruttive e creative "indipendentemente dal proprio stato di salute, dal conto in banca o dall’aspetto esteriore

Dott.ssa Edi Salvadori
Psicopedagogista – Counselor Relazionale Trainer
Consulente in Problematiche relative al Sentire le Voci
Mediatrice Familiare
Specializzata in Voice Dialogue e Floriterapia

Indossare abiti comodi, calze antiscivolo, portare plaid, cuscino, blocco per appunti, colori e costruire una "maschera"

Deve essere la "maschera" che indossi ogni giorno, virtualmente, ovviamente,quando vai al lavoro, quando sei con gli amici, in famiglia. Partendo dal presupposto che potrebbero essere diverse le maschere che indossi, scegli quella che ti è più funzionale, che ti protegge di più in un determinato contesto relazionale. Ricordati, non devi comprarla, perché la tua “maschera” non è in vendita, è unica, e puoi utilizzare qualsiasi materiale..



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